Il 3% di tutte le gravidanze termina con la nascita di un figlio portatore di una grave malattia genetica o con un difetto congenito che può causare ritardo mentale o morte precoce, e in molti di questi casi la causa è di natura cromosomica. Le patologie cromosomiche sono causate da una ampia gamma di alterazioni a carico dei cromosomi che costituiscono il cariotipo umano. Esse possono essere di numero (trisomie, monosomie, triploidie, tetraploidie) o di struttura (traslocazioni, inversioni, delezioni, duplicazioni). La prima sindrome da anomalia cromosomica caratterizzata è stata la sindrome di Down (trisomia del cromosoma 21), ma molte altre patologie vitali sono identificabili grazie all’analisi del cariotipo (sindrome di Patau, sindrome di Edwards, sindrome di Klinefelter, sindrome di Turner). Le anomalie cromosomiche sono una delle principali cause di malattie congenite, e il loro impatto risulta rilevante se si considera che sono presenti nel 50 % degli aborti spontanei, e nel 2% delle gravidanze intraprese da donne oltre i 35 anni. Inoltre, circa l’ 11 % dei maschi con gravi problemi di fertilità e circa il 6 % degli individui ricoverati con problemi mentali sono portatori di mutazioni cromosomiche. Data l’importanza di queste malattie il cariotipo costituzionale, che si ottiene con metodiche di citogenetica, è richiesto generalmente da specialisti, quali neonatologi, pediatri, ginecologi ed endocrinologi e viene determinato impiegando vari tessuti in relazione ad epoche della vita.
L’indagine cromosomica consiste nello studiare microscopicamente gli aspetti strutturali e il numero dei cromosomi metafasici dopo averli ordinati nel cariotipo. In questo caso il cromosoma può essere analizzato in tutta la sua lunghezza, banda per banda, con il proprio omologo. Il cariotipo umano è costituito da 22 coppie di autosomi più la coppia dei cromosomi sessuali, di queste un omologo è di origine paterna ed uno di origine materna. L’identificazione inequivocabile di tutti i cromosomi è permessa grazie alle tecniche di bandeggio che creano una serie di bande specifiche lungo l’intero cromosoma consentendone l’analisi strutturale.
Le indagini citogenetiche in epoca prenatale sono impiegate per individuare la presenza di anomalie cromosomiche fetali, e vengono eseguite con varie indicazioni come l’età materna maggiore o uguale ai 35 anni, precedente figlio affetto da anomalia cromosomica, genitori portatori di anomalie strutturali bilanciate, genitori con riscontro citogenetico di mosaicismo cellulare, anomalie fetali riscontrate in ecografia, test biochimici indicanti un aumento del rischio cromosomico (tritest positivo).
Analisi del cariotipo da villi coriali
I villi coriali ottenuti da villocentesi sono analizzati per la valutazione del cariotipo fetale. L’analisi cromosomica viene eseguita utilizzando due metodi di indagine: metodo diretto e coltura cellulare per la determinazione. In presenza di specifiche indicazioni è possibile utlizzare questo materiale anche per la diagnosi di malattie metaboliche e monogeniche attraverso tecniche molecolari.
Analisi del cariotipo da liquido amniotico
Le cellule di origine fetale contenute nel liquido così prelevato vengono fatte moltiplicare in terreni di coltura sino ad ottenere un numero adeguato di cellule in metafase su cui valutare il numero e la struttura dei cromosomi. In questo modo è possibile eseguire l’analisi del cariotipo fetale.
Analisi del cariotipo da sangue fetale
Gli scopi della funicolocentesi sono molteplici. Il più frequente è il cariotipo “rapido”. Infatti attraverso la funicolocentesi possono essere ottenuti una quantità sufficiente di linfociti fetali su cui eseguire l’analisi del cariotipo sostanzialmente con le stesse tecniche e tempi con cui lo si esegue dopo la nascita. Questa indicazione riguarda il ricorso tardivo alla diagnosi prenatale invasiva in pazienti con rischi specifici, la presenza di mosaicismi veri alla amniocentesi o al prelievo di villi coriali, il riscontro di malformazioni o dismorfismi fetali associati ad anomalie cromosomiche (l’epoca di diagnosi ecografica è solitamente tardiva e risulta dallo screening ecogafico e dalla successiva ecografia di 2° livello, e quindi la possibilità di un cariotipo rapido è determinante).
Analisi del cariotipo da sangue periferico
In questo caso sia per pazienti neonati che adulti viene eseguito un prelievo di sangue periferico con successivo allestimento di colture linfocitarie che crescono in sospensione. Le indicazioni all’esame più frequenti per tali prelievi sono date da: patologie da anomalia cromosomica note o sospette, ritardo mentale, malformazioni multiple associate a ritardo nell’accrescimento, infertilità e sterilità di coppia, presenza nella famiglia di altri casi precedenti o contemporanei (familiarità), abortività ripetuta, indagini per il protocollo FIVET.
Indagine citogenetica su materiale abortivo
Si ritiene infatti che gli aborti spontanei rappresentino circa il 15-20% delle gravidanze. Si parla di aborto spontaneo ricorrente o abituale quando una donna va incontro a 2 o più aborti consecutivi. In questi casi di abortività ripetuta, non è più possibile considerare l’ aborto come un evento casuale (come si considera il singolo episodio abortivo).
L’esame citogenetico del materiale abortivo permette di evidenziare eventuali cause cromosomiche determinanti interruzioni spontanee di gravidanza. Il materiale, che deve pervenire al laboratorio possibilmente entro 24 ore, deve essere in primo luogo esaminato, per assicurare la presenza di materiale di origine fetale. Successivamente vengono allestite colture cellulari che permetteranno, dopo una crescita adeguata, di esaminare il corredo cromosomico relativo.
Per gli aspetti tecnici, L.C. Laboratori Campisi fa riferimento a “Linee Guida per la Diagnosi Citogenetica 2013”, formulate da gruppi di lavoro della Società Italiana di Genetica Umana (SIGU) e “Cytogenetic Guideline and Quality Assurance” (2012) a cura della European Cytogeneticists Association. Il laboratorio partecipa a controlli di qualità esterni dell’ Istituto Superiore di Sanità e CEQA.
Per effettuare analisi citogenetiche non è necessario prendere appuntamento; nel caso in cui il laboratorio debba provvedere al ritiro dei campioni si richiede un preavviso telefonico. Il Laboratorio L.C. Campisi garantisce il servizio, dal lunedì al venerdì. ll prelievo di sangue è eseguito presso il nostro laboratorio previo appuntamento telefonico.
La struttura, per la sua ormai lunga attività svolta, si considera parte integrante e significativa del Servizio Sanitario Nazionale ed è accreditata quale laboratorio generale di base con settori specializzati.
Corso Vittorio Emanuele 231
+39 0931 832499
L.C. Laboratorio Campisi – © 2019 – P.iva 01282000890 – Tutti i diritti riservati – Carta dei Servizi