Microbiota: è l’insieme dei microrganismi che vivono in simbiosi con il nostro corpo e sono presenti a livello intestinale, orale, vaginale e cutaneo. Il microbiota è fondamentale nel nostro organismo perché svolge la funzione di proteggerci dall’attacco di “batteri cattivi” e monitora le funzionalità fisiologiche dei nostri apparati.
Microbioma: è il patrimonio genetico di tutto il complesso dei microrganismi presenti nel nostro organismo. Il microbioma umano è composto da geni che producono sostanze che il nostro corpo non può generare da solo. È sorprendente sapere che il 99% del nostro patrimonio genetico proviene dai batteri, funzionando quasi come un “secondo genoma”.
Il termine “microbiota intestinale” descrive la comunità di microrganismi, inclusi batteri, funghi e virus, che risiedono nel nostro intestino e svolgono un ruolo cruciale nel regolare le sue funzioni vitali.
Il microbiota intestinale ha molteplici funzioni per il nostro organismo, tra cui:
Il microbiota intestinale è strettamente connesso con il funzionamento del sistema nervoso centrale (CNS – Central Nervous System), infatti influenza il sistema cognitivo e gli aspetti emotivo-comportamentali.
Non a caso si ritiene che l’intestino sia il nostro “secondo cervello”.
Il microbiota vaginale è la comunità di microorganismi residenti nella vagina, composta da batteri, funghi, protozoi e virus. Questa comunità ha un ruolo critico nel preservare la salute vaginale, combattendo le infezioni e stimolando la risposta del sistema immunitario.
Per preservare il benessere del microbiota vaginale, è importante adottare alcune precauzioni semplici:
Un disequilibrio del microbiota vaginale facilita l’insorgenza di infezioni vaginali, malattie sessualmente trasmissibili (HIV, HPV, Clamidia), cistiti recidivanti e risulta spesso associati a casi di infertilità o parto pretermine.
Il microbiota è un sistema in continua evoluzione e cambiamento. I fattori che lo influenzano sono molteplici:
Per lungo tempo si è creduto che il feto rimanesse privo di microrganismi prima del parto. Tuttavia, ricerche recenti suggeriscono che i batteri presenti nella placenta potrebbero avere un ruolo nella formazione del microbiota e del sistema immunitario del bambino. Nonostante ciò, è più accettato il pensiero che siano le sostanze prodotte dal microbiota della madre a influenzare l’immunità del feto e del neonato.
È sempre più chiaro che il periodo immediatamente dopo la nascita e i primi anni di vita, che vedono lo sviluppo del microbiota, siano essenziali per le conseguenze a lungo termine sulla salute e per la prevenzione di certe malattie.
Il microbiota varia con l’età, influenzato da fattori come ambiente e dieta, che possono alterarne transitoriamente fino al 60% in un giorno. Il 40% rimanente generalmente si mantiene stabile, ad eccezione degli estremi della vita (infanzia e vecchiaia) dove è più instabile. Questo rende questi periodi particolarmente vulnerabili a rischi per la salute.
L’essere umano e i batteri che risiedono nel suo intestino instaurano un rapporto simbiotico: l’individuo fornisce nutrienti e, in cambio, questi microrganismi assicurano funzioni vitali per il metabolismo, l’immunità e il benessere psicofisico.
L’equilibrio e la salute del microbiota intestinale sono determinati da:
Un microbiota considerato salutare presenta una ricca diversità di batteri, con abbondanza di tipi vantaggiosi predominanti, mantenendo un’armonia sia interna che con l’organismo ospitante.
Per migliorare l’igiene e la salute intestinale, è utile includere adeguatamente cibo crudo, liquidi e caldi. Ecco alcune linee guida:
Alimenti che fanno bene all’intestino:
Consigli per il pasto:
Queste modifiche dietetiche e comportamentali possono contribuire significativamente al benessere del sistema digestivo.
Quando è consigliato eseguire l’esame del microbiota intestinale?
Sebbene possa essere effettuato in tutte le fasi della vita, le situazioni in cui viene consigliato l’esame del microbiota sono:
L’analisi del microbiota fornisce un report dettagliato che considera i seguenti aspetti:
In base ai risultati ottenuti, dietro consulto di un professionista di riferimento, sarà infatti possibile, se necessario, adottare le giuste strategie correttive basate principalmente sulla sana alimentazione e sull’eventuale integrazione con probiotici e/o prebiotici in base alle singole esigenze, anche in un’ottica di prevenzione.
Il test consiste nel prelievo di un campione di feci a casa e l’invio al laboratorio. Il campione viene analizzato studiando il DNA dei batteri in esso presenti, e attraverso l’elaborazione bioinformatica e statistica dei dati, si ottiene un quadro completo e fruibile di come l’ecosistema microbico possa influenzare la fisiologia dell’ospite, applicando un metodo di interpretazione funzionale e brevettato. Il referto è di norma disponibile entro 20/30 giorni.
L’analisi viene effettuata tramite Next Generation Sequencing, tecnologia di analisi genetica che permette di identificare le comunità microbiche intestinali tramite analisi delle regioni variabili (V2-V4) del gene codificante l’RNA 16S.
Quando è consigliato eseguire l’esame del microbiota vaginale?
Tale esame è particolarmente consigliato alle donne soggette ad infezioni o infiammazioni vaginali, in età fertile, in gravidanza e in menopausa.
Può essere utile modificare la dieta o utilizzare integratori per mantenere o ristabilire una condizione microbiota vaginale salutare.
Questo è importante per le donne particolarmente soggette a infezioni o infiammazioni vaginali, con lo scopo di riequilibrare la flora batterica.
È anche vantaggioso per le donne che desiderano una gravidanza o che sono già in attesa, poiché mantenere un equilibrio vaginale è fondamentale per la salute sia della madre che del futuro bambino.
Questo aspetto è particolarmente critico considerando che, durante il parto, il primo contatto significativo del neonato con il mondo microbico avviene attraverso l’esposizione ai batteri vaginali della madre.
L’esame del microbiota vaginale è consigliato a tutte le donne, in particolare a quelle che:
L’esame microbiota vaginale è un esame diagnostico specializzato che analizza la composizione del microbioma vaginale, valutando il suo equilibrio generale o, al contrario, eventuali alterazioni patologiche come la Disbiosi. Questo test permette di identificare infezioni fungine, problematiche legate alla riproduzione, vaginosi batteriche e infezioni trasmesse sessualmente.
Sulla base dei risultati ottenuti sarà possibile ripristinare il corretto equilibrio del microbiota vaginale attraverso l’utilizzo di specifici probiotici per via orale o vaginale talvolta coadiuvati da terapia antibiotica locale o sistemica
Per effettuare l’esame del microbiota vaginale, si preleva un campione di secrezione vaginale mediante un tampone. Questa operazione deve essere eseguita dal ginecologo, facendo uso di un kit specifico fornito per questo scopo.
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